I Campioni del Biciclo
Nella storia del ciclismo i primi campioni vengono comunemente identificati con i ciclisti di inizio ‘900. La prima edizione del Tour de France del 1903 è una sorta di “anno zero” che ha poi dato vita ad una crescita esponenziale di corse e competizioni. In realtà c’è un “mondo sommerso” e dimenticato da tutti. Parliamo dei veri pionieri ovvero dei “campioni del biciclo”.
Il biciclo è l’antenato della bicicletta: un velocipede caratterizzato da una ruota anteriore molto grande a cui erano fissati direttamente i pedali e una ruota posteriore molto più piccola. Inventato attorno al 1870, il biciclo è rimasto in uso per una quindicina d’anni prima di venire sostituito dalla “bicicletta di sicurezza” che è il mezzo che oggi conosciamo ovvero con due ruote di eguali dimensioni. Era così chiamata perchè superava i limiti del biciclo che era molto difficile da condurre e assai pericoloso. Non pochi furono gli incidenti causati da questo mezzo. All’epoca la scelta di una ruota anteriore molto grande fu dettata dal fatto che attutiva le asperità del terreno e consentiva di raggiungere elevate velocità. Con l’avvento degli pneumatici prima e della catena di trasmissione più tardi, la bicicletta moderna mandò definitivamente in pensione il biciclo.
In quegli anni pionieristici il biciclo non fu solamente un mezzo ad uso creativo, ma anche una disciplina sportiva con tanto di gare, atleti e relativi campioni. Purtroppo il tempo e l’estinzione di questo mezzo hanno cancellato i risultati dell’epoca per cui è veramente difficile risalire ai palmares di quelle competizioni.
Nella mia collezione conservo però la foto di quello che probabilmente fu uno dei campioni del XIX secolo. Il retro della foto reca l’annotazione autografa che il soggetto ritratto è tal Maroni, “buon corridore di biciclo ed in seguito anche produttore di bicicli e delle prime biciclette”. Il campione dell’epoca è ritratto con un completo aderente, maglia della “Pro Patria” su cui fanno sfoggio ben 10 medaglie.
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